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Ripartire dal Verona

Arrivati a questo punto del campionato c’è un senso di rammarico, è vero abbiamo giocato bene, con la squadra che l’anno scorso fece rimpiangere l’Inter di Orrico, abbiamo fatto a meno dell’uomo che in questo momento rappresentava la novità e un assoluta certezza in campo (Campagnaro) ma se snoccioliamo le cifre ci accorgiamo che :

  • Abbiamo fatto 2 punti in 3 partite (in piena media Stramaccioni)
  • Abbiamo meno punti dello scorso anno (peggio della media Stramaccioni)
  • E’ ripartita la congiura arbitrale contro di noi (in piena media calciopoli 2.0)

Chiaro che il paragone con l’anno scorso non tiene, sappiamo come muoverci in mezzo al campo, siamo una squadra, con evidenti limiti tecnici ma pur sempre una squadra, con elementi importanti che stanno crescendo.

Paradossalmente quello che poteva sembrare un turno agevole diventa improvvisamente un banco di prova importante, il Verona del nostro ex Mandorlini gioca , e gioca bene e ci è davanti in classifica, è una bella squadra e noi dobbiamo reagire ad una situazione diventata improvvisamente delicata.

Capitolo Ultras:

la nostra Nord ha preso la “condizionale” ed eventuali altri cori “territorialmente discriminatori” potrebbero inevitabilmente portare ad una chiusura della curva e quindi dello stadio, daneggiando inevitabilmente chi vuol seguire tutte le partite dell’inter.

Ora di questo potremmo discutere all’infinito, fatto sta che trovo paradossale che sia tanto facile decidere quando far chiudere uno stadio, trovo inoltre paradossale, con quale discriminazione territoriale venga definita la discriminazione territoriale, nel senso che Milano in fiamme non è discriminazione, Napoli colera si, cioe’ per essere discriminazione territoriale bisogna fare un coro contro i napoletani?

 

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