Parla Mou, e tutti zitti, la conferenza stampa integrale del prepartita.

Splendida la conferenza stampa di Mourinho, che ancora una volta riesce a zittire tutti e a ridicolizzare tutto il contorno che si crea attorno al calcio italiano, il calcio in Italia non è tanto quello che accade durante i 90 minuti ma quello dopo.

Ancora una volta Mou parla papale papale, mai banale e accondiscentente risponde a tutte le schifezze dette e scritte in questi giorni, ricordando che l’unico trattato da bambocio e che non ha ricevuto il benchè minimo rispetto è stato il nostro Beppe Baresi!

ecco il succo del discorso:

  • Uno che studia 5 ore al giorno l’italiano per 5 mesi , per comunicare con giocatori, tifosi e stampa non puo’ essere considerato uno che non ha rispetto. (con annessa Replica al settantenne Ranieri (lui dopo 5 anni diceva a malapena good morning e good afternoon)
  • Chi non ha ricevuto rispetto è stato Giuseppe Baresi
  • Beretta ha problemi di personalità , se aveva qualche cosa da dire poteva dirgliele 5 minuti prima in faccia.
  • Pensava il Mou che in Italia ci fosse maggiore interese per il calcio, non per il contorno, il lecce si è schierato con 3 portieri e 8 difensori eppure si è parlato solo del Mou che non è andato ai microfoni aizzando polemiche e critiche varie (ribadiamo con la totale mancanza di rispetto nei confronti di Baresi)

E questa è la conferenza integrale tratta dal sito ufficiale dell’inter:

Mourinho: è il suo primo derby di Milano, c’è un’emozione particolare o è una partita normale?

“È una partita normale”.

Ci può aiutare in merito alla formazione?
“No, nessuna informazione. Dopo l’allenamento ci saranno i convocati”.

Carlo Ancelotti, in conferenza stampa poco fa, ha dichiarato che José Mourinho la passata stagione si è offerto al Milan tramite il procuratore. È vero?
“Bisogna parlare con Ancelotti e con il mio procuratore”.

Quanto le hanno dato fastidio le critiche di questi giorni riguardo al fatto di aver mandato a parlare Giuseppe Baresi al suo posto dopo Inter-Lecce? In merito l’hanno criticata anche il tecnico del Lecce, Beretta, dicendo le avrebbe mancato di rispetto alla squadra da lui allenata, e il tecnico della Juventus, Claudio Ranieri?
“Non capisco molto bene questo genere di critiche. Che critiche sono? Dov’è il probema? Che cosa ha detto l’allenatore del Lecce? Beretta ha parlato con me allo stadio e non mi ha detto nulla. Se dopo ha dichiarato qualcosa alla stampa e non ha a me, è un’altra cosa. Posso avere la faccia di antipatico, non la faccia di persona cattiva o violenta. Perchè non mi ha detto queste cose di persona? Forse significa che deve lavorare un po’ sulla sua personalità se non sa parlare con i colleghi e poi invia messaggi tramite la stampa. È un po’ strano per me”.

Qualcuno, invece, ha dichiarato che dopo Torino-Inter, se n’è andato temporaneamente via dai microfoni di Sky per evitare di parlare con Claudio Ranieri, anche lui collegato. È vero?
“Non ho visto nessuno collegato. Ma credo che voi italiani non siate tanto innamorati del calcio quanto io credevo. Mi sembra che siate più innamorati della tv show o di storie tra professionisti. Siete poco preoccupati della qualità del vostro calcio, della qualità dello spettacolo durante i novanta minuti. Vedo tutti preoccupati delle piccole cose e non dello spettacolo calcio in quanto tale. Non vedo nessuno preoccupato dello sport più importante del mondo, non vedo nessuno preoccupato del prodotto calcio italiano che viene considerato molto piccolo fuori dall’Italia, un prodotto che deve essere paragonato con la Liga spagnola o con la Premiership, che sono in questo momento non paragonabili. Non vedo nessuno preoccupato per questo. Abbiamo finito la partita contro il Lecce, nella quale l’avversario ha giocato con tre portieri e otto difensori, ma tutti si sono preoccupati perchè una persona come Beppe Baresi è andato a parlare con la stampa al posto mio. Ma questo è il mondo che ho scelto, la decisione di venire in Italia è stata mia e non devo accusare nessuno. Ma pensavo che qui ci fosse più passione per il calcio e meno passione per tutto quello che c’è attorno”.

Ma si è pentito della scelta di aver scelto l’Italia?
“No, no… assolutamente. Mi piace molto il mio lavoro e non penso il contrario in nessun momento”.

Secondo Mourinho, il derby è una di quelle partite che può ridare al calcio italiano un’immagine positiva? Pensa che sarà una gara spettacolare?
“Non vedo ragioni perchè non sia così. Ma credo anche che, sia una cosa giocare un derby a tre-quattro cinque gare dalla fine della stagione, tempo in cui un risultato positivo o negativo può decidere da solo una stagione, e una cosa diversa è giocarlo a settembre, tempo in cui non ci sarà un significato cruciale al termine della gara. Non si decide assolutamente nulla, ci saranno ancora dieci mesi di partite da affrontare. Non è una gara con la tensione emozionale dei momenti decisivi: per questo non vedo nessuna ragione per la quale le due squadre non debbano giocare bene. Da entrambe le parti ci sono giocatori di qualità, non vedo motivi per i quali non possa essere una grande gara. Devo dire che mi piace anche l’arbitro che è stato designato, mi piace molto. Lo dico perchè apprezzo la sua filosofia in campo, penso che ci siano le condizioni bellissime per giocare una grande gara. Se mi piace l’arbitro Morganti perchè è uno che lascia giocare? Sì, lascia giocare, comunica, è discreto, decide bene e applica bene la regola del vantaggio. Ai giocatori di questa categoria credo piaccia molto essere arbitrati da un direttore di gara del suo livello. Mi sembra sia stata una scelta molto buona”.

Tanti giocatori del Milan, come ad esempio Kakà, ma anche l’amministratore delegato Adriano Galliani, dicono che Mourinho è molto simpatico. Che effetto le fa?
“Mi ricordo di aver conosciuto Kakà a Montecarlo in occasione della finale della Supercoppa europea tra il Porto e i rossoneri, quando lui era già del Milan, ma non aveva ancora giocato. Me lo presentò Rivaldo e, da quel momento, ho visto un ragazzo che è cresciuto sempre di più sino a vincere il Pallone d’Oro, il massimo per un calciatore. Ammiro molto il ragazzo, anche per il suo profilo fuori dal campo. Non ho mai lavorato con lui, ma lo rispetto moltissimo. L’opinione di tutti gli altri, e stiamo parlando di persone come Galliani e Maldini, mi può solo fare piacere. È una conseguenza del rispetto che ho sempre dimostrato nei confronti del Milan anche se ci siamo affrontati poche volte. C’è sempre stato un rapporto di rispetto reciproco”.

Mourinho: Cobolli Gigli ha dichiarato che non vorrebbe mai Mourinho sulla panchina della Juventus…
“È normale. Ci sono mille e mille allenatori nel mondo, presidenti, direttori sportivi e società sono liberi di fare le proprie scelte e di definire il profilo di allenatore che vogliono per la propria sqaudra. Ma è una cosa assolutamente normale che uno dica che non mi vuole”.

Massimo Moratti ieri ha dichiarato che l’Inter è più forte del Milan, ma che si deve dimostrarlo sul campo. Che cosa ne pensa?
“Non penso che in un derby ci sia una squadra più forte dell’altra. Normalmente la squadra che vive un momento più negativo in un derby solitamente arriva più forte e determinata e tante volte vince. Mi fa veramente piacere che nelle ultime gare il Milan abbia giocato bene e abbia vinto, arrivano a questa gara con qualche punto in meno di noi, ma con una situazione emozionale identica. Questa per me è la storia di tutti i derby, è difficile dire quale squadra è meglio di un’altra. Il derby è un derby. In ogni caso non mi piace fare paragoni tra la mia squadra e le altre. Per la gara di domani non è importante chi è più forte, per il campionato sì. Ci aspetta una lunga maratona per lo scudetto, alla fine sapremo chi sarà il più forte”.

Come stanno i suoi centrocampisti? Patrick Vieira ha giocato quattro-cinque gare consecutive per la prima volta negli ultimi anni?
“Stanno bene. Non avremo Muntari che ha preso tre giornate di squalifica per questa incredibile aggressione nei confronti del giocatore del Catania. Ma abbiamo quattro centrocampisti in buona condizione: anche Patrick, che come dici tu ha giocato tante partite consecutive, sta bene. Cambiasso sta bene e non deve più giocare come difensore centrale perchè sono tutti in condizione. Samuel credo che sarà in condizione di giocare tra una settimana o due al massimo. Zanetti sta bene e non dovrà giocare come terzino con il rientro di Maicon. Stankovic ha giocato un tempo l’altro giorno e senza problemi al ginocchio. Abbiamo quattro scelte per il centrocampo. Se giochiamo con tre, ne andrà uno in panchina, altrimenti li utilizzerò tutti”.

L’ha sorpresa che ‘Ibra’ abbia giocato sei gare ravvicinate senza problemi e ad alto livello?
“Il ginocchio sta bene e non avuto problemi e sensazioni negative in nessuna partita. Non ci sono preoccupazioni. Siamo in settembre e la storia del turnover a volte è una nostra necessità, a volte è una bella scusa per gli allenatori senza personalità che devono utilizzare tutti i propri giocatori. È una scusa bellissima: quando hai paura di prendere una decisione e di scegliere tra un titolare o chi deve essere la seconda scelta, il turnover è una bellissima protezione. Oggi gioca questo con questo, domani gioca l’altro con l’altro, così facciamo rotazione. Io non ho paura di prendere decisioni: in questo momento ‘Ibra’ gioca bene e per me è una prima scelta. Giocherà contro il Milan, se non ci saranno problemi dopo questa gara giocherà anche contro il Werder Brema e dopo, se non ci saranno problemi, giocherà anche contro il Bologna”.

Shevchenko ha dichiaratio che non lo sentiremo dire mai nulla su Mourinho. È sorpreso?
“No. Mi sembra normale che lui dica questo, è un giocatore tra i migliori al mondo che ha vinto un Pallone d’Oro e che in Italia e in Europa ha un grande record di gol, assolutamente fantastico. È un giocatore che è arrivato in Inghilterra, ha avuto tre allenatori diversi in tre stagioni diverse e non è riuscito a esprimersi ai suoi livelli. Penso che abbia ragione a dimenticare questo periodo e i suoi allenatori, è una cosa normale. In Inghilterra gli mancava qualcosa, a Milano ha qualcosa molto importante per lui. Qui si vede chiaramente che è subito migliorato, lo vedo in tv e mi sembra un giocatore che ritornerà al suo grande livello. Sicuramente a Milano c’è qualcosa che lo rende felice, penso che avremo ancora quel grande Shevchenko che abbiamo ammirato negli anni prima che arrivasse al Chelsea”.

Ci sono altri giocatori, nella sua Inter, importanti come Ibrahimovic?
“Siamo in 29, sono tutti ugualmente importanti. Ma ora, anche se cambiamo squadra gara dopo gara, c’è un gruppo di giocatori che scende in campo maggiormente e sono prima opzione per me. Come ho detto prima, non ho paura di decidere e non mi nascondo dietro al turnover per proteggere le mie decisioni. È facile capire che, in questa prima fase della stagione, ci sono stati sei-sette giocatori che sono stati praticamente sempre in campo”.

Mourinho: contro il Lecce ha disputato la centesima partita in casa senza sconfitte con la sua squadra. Domani si gioca in casa del Milan, per il campo è sempre San Siro…

“La nostra partita di domani è in trasferta, non rappresenta nulla per quella statistica. Il pronostico? C’è un giocatore molto importante nella storia del calcio portoghese, importante in quel calcio come Beppe Baresi lo è per il calcio italiano, con la differenza che quando lui parla con la stampa del suo paese tutti stanno zitti, e qua invece c’è qualche Beretta di turno che dice quello che vuole. Ecco questo giocatore, che si chiama Joao Pinto ed è stato capitano del Porto, diceva che il pronostico si fa solo dopo la partita”.

Quanto potrebbe pesare per il Milan l’assenza di Borriello?
“Devi fare questa domanda all’allenatore del Milan, parla lui di Borriello, della sua tattica e di quello che preferisce. Io parlo dell’Inter e non voglio parlare di Borriello”.

Tatticamente che tipo di gara si aspetta domani sera?
“Non so che cosa farà il Milan, non mi aspetto nulla. Mi aspetto una squadra con tanti bravi giocatori e che vuole vincere. Per noi vale lo stesso ragionamento: abbiamo fiducia e vogliamo vincere e sappiamo che dopo la gara saremo ancora davanti al Milan qualsiasi risultato ci sarà. Siamo tranquilli per giocare una bella gara, una gara che piace a tutti giocare”.

Dopo le 600 partite nell’Inter di Zanetti , Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato che anche lui vorrebbe raggiungere un traguardo così importante con la maglia nearzzurra. Crede che ‘Ibra’ possa diventare per tanti anni un leader così importante per questa società?
“Per me, se l’Inter può avere un giocatore come lui per sempre, sarebbe una cosa fantastica. È un giocatore veramente speciale, che in questo momento gioca con un atteggiamento davvero speciale. Ma questo è un problema di ‘Ibra’ e della società. Se il club mi chiede una opinione, rispondo di fargli un contratto sino a quando decide di smettere. Ma è un suo discorso personale con la società”.

L’ultimo allenamento le servirà per scegliere la squadra in vista del derby?
“Non ho bisogno di questo allenamento per decidere, avremmo potuto già giocare oggi”.

Ha studiato molto bene questa partita, ha pensato a qualche attenzione particolare per affrontare il Milan?
“Per questa gara ho fatto esattamente lo stesso lavoro di sempre. È sempre uguale. Tutte le gare hanno qualcosa di speciale che possiamo avere come punto importante nel nostro modo di giocare”.

I tifosi ci sono rimasti un po’ male perchè ha deciso di togliere la possibilità di vedere gli allenamenti…
“I tifosi o i giornalisti?”.

I tifosi…
“O i giornalisti? I giornalisti, te lo dico io. Dici che non è vero? Invece è vero… “.

Allora diciamo tutti e due…
“Ah… tutti e due… Stai già cambiando idea… “.

Ma i giornalisti vengono su ogni tanto, i tifosi invece sempre…
“Non è vero. E cinquant’anni fa? E tra cinquant’anni? Anche gli inglesi hanno cambiato, loro che sono collegati alla storia e alla tradizione. Quest’anno per la prima volta sette giocatori in panchina in Premiership. Voi oggi, cinquant’anni fa e tra cinquant’anni, siete assolutamente gli stessi. Perchè hai paura di dire che sono i giornalisti? Questa settimana ho aperto un giorno ai tifosi che sono venuti. Forse non te l’aspettavi e non sei venuto. Ma non sono i tifosi arrabbiati”.

Lo stadio mercoledì sera era mezzo vuoto. Che cosa pensa in merito? Qual è la causa principale di questo problema?
“Lei che cosa pensa in merito (ndr.: il giornalista dice la sua opinione in relazione alla domanda)? Sono arrivato solo da tre mesi, mi sono interessato alla tua risposta di adesso e mi interessebbe moltissimo sapere che cosa pensano tutti quelli che sono collegati al calcio italiano. Tutti questi che parlano di tattica, tattica, tattica, tattica, tattica…. La tattica è troppo confusa per me, mi piacerebbe molto capire per quale motivo un prodotto che vene in Asia e in America del Nord e per milioni di persone, capire perchè il nostro prodotto non si vende. Perchè è c’è un prodotto vendutto prima dello show e un altro no. Per quali motivi in altri paesi gli stadi sono sempre pieni e qui no? Non sono abbastanza intelligente per capire queste cose in tre mesi, non capisco. La tua opinione mi fa pensare e mi fa piacere, è un punto di partenza per me. Sono aperto per imparare da voi che siete qui da sempre”.

Pensa che si possa pensare che si possa vendere il prodotto calcio assumendo atteggiamenti come quello di mandare a parlare il suo vice allenatore dopo una gara?
“Tu vuoi un esempio assolutamente chiaro in relazione a questo discorso? Parliamo di Premiership, il prodotto numero uno al mondo in questo senso. Alex Ferguson, visto in tutto il mondo come uno dei migliori allenatori nella storia del calcio, e io penso che lo sia, quante volte Sir Alex Ferguson non va alla stampa. E quante volte si parla di mancanza di rispetto e di tutti questi aggettivi che abbiamo sentito negli altri giorni? Nella mia breve carriera, meno di dieci anni, per 21 volte un mio collaboratore ha parlato con la stampa. Ecco, solo qui per la prima volta in tutte queste 21, si è parlato di mancanza di rispetto. Ti faccio una domanda: un allenatore che durante tre mesi ha studiato italiano quattro-cinque ore al giorno per arrivare per la prima volta in un paese nuovo e parlare con il paese, le persone, con tifosi e giornalisti nella loro lingua, magari non benissimo perchè qualche volta sbaglio, pensi che sia mancanza di rispetto. Adesso parla Ranieri che è stato in Inghilterra cinque anni per dire buon giorno, good afternoon e good morning per lui in cinque anni sono stati un grande problema… Lui che rispetta i tifosi e i giornalisti inglesi e viene da me a parlare di che? Giuseppe Baresi non può rappresentare la società Inter, non può rappresentare il suo tecnico Josè Mourinho? Chi mi deve dire questo è il presidente Moratti: se lui mi dice che Baresi non ha la qualità, lo status, l’immagine e la fiducia per rappresentare la società, se il presidente mi dice così prometto che ci sarò in tutti gli incontri con la stampa. Ma me lo deve dire il presidente, non tu o un altro giornalista in tv o un altro allenatore. C’è una sola persona che è la testa di questo club, il presidente Moratti: se mi fa una critica e mi dice che non accetta questo, allora io gli chiedo scusa e le assicura che da questo momento farò diversamente. Prima di arrivare, ho preparato un documento per la società: ho scritto il profilo dei collaboratori che volevo, ho detto che funzione dovevano avere. Una delle cose che è scritta in quel documento, che abbiamo io e la società, sono le ragioni per le quali voglio con me una persona con un determinato profilo che conosca la storia del club. È Giuseppe Baresi, ma poteva essere Riccardo Ferri o Giuseppe Bergomi o un altro uomo importante per la storia del club, questo per avere una persona che mi rappresentasse con dignità, qualità, classe e status davanti ai tifosi, ad altre società ed alla stampa. Il problema qui è un altro: voi non avete rispettato una persona come Giuseppe Baresi. Se non capite molto bene posso farvi un disegno per spiegarvelo meglioi. Arrivederci, un abbraccio”.

Insomma, ce n’è per tutti!

7 risposte su “Parla Mou, e tutti zitti, la conferenza stampa integrale del prepartita.”

Francamente di quest’uomo bizzoso, arrogante e spocchioso non ce ne era affatto biosgno, ma evidentemente Moratti deve proseguire la tradizione degli allenatori maleducati e pieni di sè.
Spero che qualcuno prima o poi gli dica in faccia che razza di nullità è.

CAro Wanderer

giudichi così Mourinho perchè non è il tuo allenatore.

E’ un grande perche parla in faccia e dice ciò che pensa.

E’ un grande perchè ha una sua linea di pensiero e giusta o sbagliata la porta avanti senza piegarsi davanti ai soliti schemi del mondo del calcio.

E’ un grande perchè se sposa un progetto per quel progetto lotta, ci mette la faccia e non permette a nessuno di metterci bocca.

Inoltre parlano tutti di lui….ma tutti vorrebbero avere lui e il suo carattere.

vedremo se ce n’era bisogno o meno… intanto ci ha aperto gli occhi, fosse vero che il calcio in italia è considerato una semi nullità nel mondo???

Fosse vero che a noi interessa solo il contorno e non lo spettacolo calcio in quanto tale???

sarà spocchioso ma tieniamolo un po’ in considerazione e poi vedremo se serviva o no

vi rendete conto che siamo arrivati al punto in cui l’atto che fa più scalpore, che ci appare come il più INNATURALE, che viene non criticato ma stigmatizzato, è semplicemente…
dire la verità?

ed il mondo del calcio, ovvero le persone che lo compongono, non va visto come una dimensione isolata, bensì fa parte di una società. Quindi il fatto sopra evidenziato è indicativo della mentalità vigente…
è inutile continuare a lamentarsi del Paese senza capire che ne facciamo parte in prima persona.
Ci hanno abituati ad un modo di pensare e ad una scala di valori in cui la verità e l’onestà sono secondarie, deformate, eluse, se non derise.
Ogni volta che sento parlare Mourinho mi dico “Mah sì ah, è così facile, sta semplicemente dicendo ciò che pensa!” da una parte è ridicolo che venga adorato per questo banale motivo, e dall’altra è vergognoso che gli si fiondino contro con tanto accanimento, a difesa dell’ipocrisia.
Ho vissuto all’estero e seguo la stampa internazionale. Dal momento che, come dicevo prima, il calcio è solo una delle sfere di una società, l’opinione pubblica estera, purtroppo, ha poca considerazione non solo del calcio italiano ma dell’Italia in generale. Viviamo ormai di gloria passata e gongoliamo in una mediocrità che va dalla scuola alla classe politica.
Il Portogallo è un paese povero rispetto al nostro ma, sono certa, persone come Mourinho abitano molto più serenamente la propria coscienza. Essere alternativi non richiede più alcuna creatività sovversiva, suppongo che se ne sorprenda anche lui a volte, probabilmente si annoia anche. Cerchiamo di tenergli testa per favore! 😉

Grande mou….paccato ke sei andato a casa…ahahahhahaha!!!! In europa non contate proprio niente!!!! Siete la squadra più ridicola di sempre….ed anche quella che sta rubando di più!!!!!!

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