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Perchè l’Inter non compra italiani?

Perchè se Storari costa 4,5 milioni e Julio Cesar costa più o meno uguale, se Pepe costa 12,5 milioni e Sneijder 15, se Motta costa 5 milioni e Maicon 6, se Amauri costa 20 milioni e Milito 22, se Candreva costa 15 milioni e Cambiasso 0, se Bonucci costa 9 milioni e Lucio 4,5, se Iaquinta costa qualcosa e Pandev niente… e se Chiellini è valutato 26 milioni….

… allora , direbbe Mou, è solo perchè non siamo dei PIRLA!!!

19 risposte su “Perchè l’Inter non compra italiani?”

A Bonucci in realtà è stato dato un valore di mercato vicino ai 15 milioni, perchè la Juve ha dovuto risolvere con Genoa e Bari le questioni relative a Criscito, Palladino e Almiron, valutazione simile a quella di Ranocchia che dovrebbe essere a metà tra Bari e Inter che rileverebbe la quota del Genoa forte dei contratti di Suazo e di altri giovani che potrebbero andare sulla sponda ligure.
Certo Bonucci era un promettente terzino del vivaio nerazzurro, e vederlo adesso in bianconero dispiace, ma l’Inter ha preferito investire su un 19enne delle giovanili laziali, Faraoni, terzino-stopper che si è svincolato da Lotito: Faraoni ha 4 anni meno di Bonucci e ricopre i medesimi ruoli, è chiaro che Bonucci ha 4 anni in più di esperienza ed è arrivato alla maglia azzurra, ma l’Inter non ha l’urgenza di sostituire Lucio e Samuel per cui – se ha risparmiato 15 milioni di euro rispetto a Bonucci – ha fatto bene a puntare sul difensore ex-laziale ed a puntare sul recupero fisico di Ranocchia, il cui talento non si discute.
Intanto ci sarà chi farà notare che la prossima coppia di centrali difensivi della Nazionale è alla Juve, ma ritengo che la Juve – vista l’emergenza di trovare difensori buoni – alla lunga ha due talenti di terzini che fa giocare fuori luogo, perchè un Bonucci a destra e un Chiellini a sinistra sarebbero ben più efficaci dei difensori di fascia utilizzati o da schierare (Motta e Grosso?).
Hai dimenticato di segnalare i costi di Diego e degli ultimi talenti arrivati in rossonero, ma a onor del vero anche l’Inter ha finito per sprecare circa 17 milioni con Quaresma e 5 con Mancini, direi però che sono stati già ammortizzati benissimo dalla cessione dello scorso anno di Ibra (che l’Inter non aveva certo pagato 70 milioni) e da quella di quest’anno di Mou al Real con cui abbiamo pagato i due anni dello stesso Mou in nerazzurro.

Vero scusa…
i 9 milioni è stato il riscatto del Bari per poi girarlo non si sa quanto alla Signora… sarà pure bravo e promettente, ma io mi tengo Lucio e Samuel pagati insieme meno della metà.

Se uno guarda il mercato dell’Inter, sembrerebbe che in effetti l’Italia sia come il Lussemburgo, poi però vinciamo 4 Mondiali e ci andiamo vicinissimo ad almeno altri tre… Perchè non metti nell’elenco anche le cazzate fatte nei decenni, da voi soprattutto ma anche dalle altre squadre italiane quando hanno pescato all’estero? Ramarro Pancev…
Avete comprato ottimi stranieri a buon mercato, tutto sommato, e questo è un fatto, ma ciò non vuol dire che gli italiani facciano schifo per forza, si possono fare anche acquisti italiani che, in prospettiva, si rivelano degli affaroni. Questo pezzo è stato impostato sul “ci sono ancora dei coglioni che comprano giocatori italiani”, quando non vuol dire essere coglioni se si comprano gli italiani, mentre poteva essere impostato sul “come mai noi compriamo bene e gli altri si svenano per comprare male?” , e lì saremmo stati tutti d’accordo.
Vi faccio io qualche considerazione sul mercato di quest’anno.
Superstar unica, incontenibile visto il disastro dell’anno scorso, la Juve che vuole voltar pagina (e a furia di voltar pagina si sta consumando un libro). Vende e compra, è un porto di mare.
Affaroni in entrata: Simone Pepe, 12 milioni, l’uomo che non azzecca un cross, per non parlare dei tiri in porta; Leonardo Bonucci, 22 anni, 15 milioni, esordio in Nazionale con gol, solo un campionato col Bari, mah; Marco Storari, 4 milioni e mezzo e dovrebbe sostituire Buffon, quasi una battuta da Zelig; soprattutto, udite udite, Jorge Martinez, 27 anni, uruguaiano, preso dal Catania per la modica cifra di 12,5 milioni. Ora, non vuol dire niente che stesse al Catania, ma almeno giocasse: poco e niente. Giocavano Maxi Lopez, Peppe Mascara, Morimoto e finanche Ricchiuti, quando tutti questi erano morti giocava lui, almeno da febbraio a questa parte. Se Mihajlovic ha fatto 30 punti usandolo poco e nulla, forse dovrebbe scattare un campanello d’allarme. Niente. L’Uruguay nemmeno lo considera per i Mondiali, e l’Uruguay è una squadretta che arriverà in semifinale ai Mondiali dopo aver fatto catenaccio contro la Francia e giocato con Vigor Lamezia e Pizzighettone, ma non avverte il bisogno del Fenomeno. Niente, tutti segnali ininfluenti. Lo prendono per fargli fare l’esterno di sinistra a centrocampo, ma non è una punta? Lo volete mettere a centrocampo? Allora un centrocampista, no? Niente, nessun dubbio in merito. Prendono 12,5 milioni di euro e li danno al Catania, dove Lo Monaco, incredulo davanti a tanta pazzia, si affretta a dichiarare in stampa, tv, su internet, per posta e segnali di fumo che “Martinez è della Juve!”. Facciamo presto hai visto mai, si svegliano e vedono che stanno facendo… Il bello è che il signor Martinez, invece di fare il viaggio in aereo inginocchiato con la coroncina del rosario in mano a dire gli avemaria per ringraziare la Madonna dell’incredibile botta di culo avuta, preannuncia battaglia sull’ingaggio, a suo dire troppo basso: invece di 1,2 milioni l’anno, ne vuole 2. Non so come si siano accordati, ma al raduno c’era, quindi… Quasi a deriderci, a completare l’opera, è da almeno un mese che sul sito della Gazzetta, ad ogni articolo sulla Juve c’è un link ad un articolo di presentazione di Martinez, definito come “giocatore-spettacolo”: avevamo preso Messi e non lo sapevamo. Come li chiamate voi mouriniani? Prostitute intellettuali…
Ma il rafforzamento non è finito qui: la Juve comunque tiene sempre di mira Krasic, quello che ai Mondiali con la Serbia è stato sostituito quasi a calcioni nel culo in due partite su tre ed è valutato 18 milioni, e Motta dell’Udinese, quel bimbo che stava in prestito alla Roma e, quando faceva caldo, dalla panchina o dalla tribuna lo mandavano a comprare i gelati, ed è valutato 5 milioni.
A conti fatti, alla fine dell’opera, con questi acquisti e salvo nuove operazioni che sembrano necessarie, saranno stati spesi 67 milioni che, sommati ai 50 per i due prodigi dell’anno scorso fanno 117 milioni. Buttati via. Forse si salverà solo Bonucci, ma forse.
In tutto ciò, una decina di giorni fa Zamparini ha dichiarato “Marotta sta costruendo una Juve da quinto posto”, gettando un’inattesa ventata di ottimismo sulla prossima stagione: noi tifosi siamo convinti del decimo posto, sofferto.

Juve innanzi tutto delle nostre cazzate ne abbiamo parlato eccome… non vedo quale sia il motivo di riparlarne oggi dopo un anno da “pace dei sensi”  poi hai ragione sul fatto di italiani, non parlo di coglioni, ma sicuramente gli italiani sono sopravvalutati.
Vedi pepe o lo stesso Bonucci, pur bravo che sia ma 15 milioni mi sembra un prezzo assurdo! lo stesso Aquilani, molto bravo, ma venduto a carissimo prezzo, vale la pena aspetare che fallisca in inghilterra per prenderlo poi alla meta’…
oggi gli italiani o te li cresci da solo, o non puoi permetterti di acquistarli se hai un minimo di competenza calcistica, sarà un caso che non c’è un italiano che è andato all’estero e ha sfondato o fatto bene? se escludiamo Zola anni e pochi altri? tutti gli italiani vengono venduti a caro prezzo all’estero per poi tornare con la coda tra le gambe qualche anno dopo con una valutazione molto piu’ bassa… non sarà che noi sopravvalutiamo il nostro calcio e i nostri giocatori? non è coglione chi compra Bonucci, ma chi lo paga 15 milioni si secondo me. un giocatore di pari valore di Bonucci lo puoi trovare in sudamerica a 2 milioni.

mentre anche io sostengo che chi invece compra martinez a 12,5 milioni sia un gran coglione!

Secondo me sei troppo drastico nel giudizio sugli italiani: a parte il fatto che non è stato solo Zola all’estero a fare bene, ma pure Vialli mi sembra che qualcosa l’abbia fatta, o Miccoli al Benfica oppure Toni al Bayern per un anno e mezzo (poi si è rotto e amen), ci sarà pure un motivo perchè, ad esempio, negli anni Novanta vincevano tutto le squadre di club italiane, con 8 italiani e 3 stranieri, o perchè in Italia sono arrivate 12 coppe dei campioni e solo l’ultima aveva d’italiano i tifosi. Bonucci costa 15 milioni mentre in Sudamerica ne puoi trovare uno simile per 2: vero, ma se fra un paio d’anni lui e Chiellini dovessero comporre una coppia tipo Nesta e Cannavaro (non succede, ma hai visto mai?) dei tempi d’oro, li dovremmo benedire o no le 50 lire spese per Chiellini e i 15 milioni spesi per Bonucci? O dovremmo continuare a pensare che in Brasile c’era Bonuccinho per 2 milioni? Il bidone o l’affare, secondo me, non lo fa il prezzo che uno paga, ma quello che gli rende: se Julio Cesar si fosse rilevato, alla lunga, una riedizione di Dida ora dovresti parlare di 4 milioni buttati e di qualche anno sprecato nella convinzione di avere un portierone, invece che di un colpaccio di mercato. Quando, invece, hai la certezza da prima che stai buttando i soldi, come per Martinez, puoi spendere 12,5 milioni come 50000 euro, comunque è un bidone che, indipendentemente dal prezzo, ha tolto il posto ad un altro possibile acquisto che avrebbe reso molto di più.

negli anni 90 era un altra epoca, l’inter in questi anni ha sfornato fior fiori di campioncini inberbi, tutti italiani… Balotelli e santon su tutti perchè si sono dimostrati da Inter, ma non scordiamoci di altri giovani, tutti italiani come Acquafresca, lo stesso bonucci o meggiorini, attualmente mattia destro… beh qui si puo’ parlare per il resto io penso sia meglio pensare di spendere 2 milioni per bonuccinho piuttosto che 15 per bonucci.
il problema è che c’è da considerare quello che offre attualmente l’italia, la globalizzazione e l’apertura delle frontiere ha danneggiato non poco il calcio italiano, ma il vero problema è che i campioni non ci sono piu’, i soldi nemmeno mentre i prezzi sono rimasti uguali.
detto questo julio cesar è stato preso praticamente a zero si rivelasse il nuovo dida ci ha già ripagati…

la realtà, banale finché si vuole, è che un club – compatibilmente con le regole sulla nazionalità dei giocatori – deve fare i propri interessi, non quelli della nazionale.

e aggiungo che, molto recentemente, abbiamo visto la nazionale fare gli interessi di un club o di una cricca di persone, e i risultati si sono visti

io sostengo che l’inter possa iniziare a puntare sugli italiani ma giovani di poca fama quindi prezzo contenuto e soprattutto buoni giocatori. ovvio ci servono osservatori bravi nell’intravedere buoni giocatori in prospettiva ma iniziando ad inserirli piano piano nel gruppo penso si possano fare degli ottimi affari. per il resto sono d’accordo anche io che il prezzo degli italiani senza essere dei fenomeni sia scandalosamento alto.

Io non la vedo bene per il futuro della nazionale francamente.
Negli anni ’90 c’era la limitazione sul numero di stranieri in squadra e questo obbligava a cercare nel vivai italiano a tutti i costi. La nostra nazionale è sempre stata come quella inglese per alcuni versi.
Infatti i giocatori che militano in nazionale giocano tutti in Italia e il primo oriundo è stato Camoranesi.
Purtroppo, o per fortuna, adesso non ci sono più queste limitazioni, quindi si cerca il miglior compromesso qualità prezzo e basta. A volte si cerca il fenomeno per eccellenza e il prezzo ha un’importanza relativa, ma per vari motivi questo è di nazionalità non-italiana.
Attualmente le squadre più forti che non contemplano gli oriundi sono sudamericane e il motivo mi pare ovvio. La i campionati sono di qualità inferiore a quelli europei, quindi le squadre non possono fare acquisti costosi come qui in europa. Per questo motivo le squadre sudamericane vivono del loro vivaio, oppure di giovani altri vivai, ma sempre di campionati di second’ordine.
Questo fa si che se a livello di club difficilmente possano vincere qualcosa paragonabile ad una champions league, a livello di nazionale possano godere del vantaggio di distribuire campioni in giro per il mondo, che si fanno le ossa nei grandi club europei e che poi tornano per giocare nella nazionale forti di esperienze ai massimi livelli.
Con il mercato “aperto” una possibilità esclude l’altra secondo me. O hai solo giocatori italiani e quindi abbassi il livello del campionato ma poi hai un sacco di risorse da offrire alla nazionale, oppure compri quello che ritieni essere più vantaggioso in giro per il mondo, ma ti giochi i vivai.
Forse l’unica alternativa sarebbe quella di spedire i nostri bambini a militare nei campionati argentini e brasiliani sin da piccolissimi e poi ripescarli quando si son fatti un po’ le ossa (ovviamente sto scherzando in questo caso).
Un’alternativa realistica secondo me è quella di iniziare a pensare ad un’italaia multietnica come lo è la Germania o la Francia e che possa beneficiare di quei giocatori che hanno il passaporto italiano, Amauri escluso. 😀

Vorrei far notare a watchdogs che, probabilmente, le cose sono andate in maniera opposta: una squadra si è prestata, per antica gratitudine, a fare gli interessi di un ct prendendo un traghettatore ed un cesto di mozzarelle scambiate ancora per campioni. Purtroppo, noi abbiamo visto che erano mozzarelle e abbiamo pagato un anno intero, sperando che sia finita, il ct ha visto ancora i campioni e abbiamo pagato nuovamente, stavolta tutti. Per il resto, mi sembra che a questo punto siamo tutti d’accordo nel dire che la Figc ha pensato di mettere un limite, seppur minimo, all’uso degli stranieri con la riduzione degli extracomunitari. La squadra della Figc è la Nazionale e quindi loro devono curare gli interessi della Nazionale. Del resto, mi sembra giusto che, se deve venire un Diego per 25 milioni a farti girare le palle un anno intero, è meglio che giochi Giovinco.

Dice Gioco20 che il fenomeno per eccellenza di solito non è italiano: sarà, ma se si fossero chiamati Tottinho e Van Del Piero una squadra come l’Inter si sarebbe svenata per comprarli, invece non li ha mai cercati… Il problema principale del calcio italiano, non solo ora ma, credo, proprio nella storia, è che l’erba del vicino è sempre più verde: non posso dimenticare quando, prima dei Mondiali del 1998, Cesare Maldini disse con malinconia “peccato, se in Italia avessimo un Djorkaeff…” quando in quell’epoca c’erano contemporaneamente Baggio, Del Piero, Mancini, Zola, Totti giovanissimo… Non è che gli italiani costano troppo e non sono bravi, è che qui non ci si crede mai veramente: Santon e Balotelli sono fortissimi, ma se nessuno ci punta mai fortemente sopra, almeno per una stagione intera, resteranno un bambino che prometteva tanto ed una testa di cazzo, idem noi con Giovinco. Secondo me, noi italiani, sia per le squadre per cui tifiamo sempre che per quella per cui tifiamo ogni due anni, dovremmo augurarci che le regole pensate da Platini tipo il numero minimo di giocatori della stessa nazionalità della squadra di club cui appartengono vengano approvate e subito: in due-tre anni torneremmo a vincere tutto con i club e ad essere fortissimi con la Nazionale perchè i nostri calciatori sono sempre stati fra i migliori in assoluto (altrimenti 4 mondiali non li avremmo mai vinti).

Una considerazione statistica: le squadre con più convocati in Nazionale ai Mondiali sono Juve e Inter, alcune volte nello stesso anno, per 8 volte, il Milan segue con solo tre volte, l’Inter è risultata con più convocati nelle vittorie del ’38 e ’82 e nel 2° posto del ’70, la Juve nelle vittorie del ’34, ’82 e 2006. Quest’anno con 6 convocati Juve e 0 dell’Inter siamo giunti ultimi con 0 vittorie nel girone più facile. Nessuno ha mai pensato che i calciatori nostrani non siano mai stati tra i migliori in assoluto, ma non sono sempre stati i più forti perchè se abbiamo vinto i mondiali 4 volte su 18 edizioni, e c’è chi ne ha vinte 5 e forse la Germania si appresta a raggiungerci a 4 titoli non si può pensare che gli azzurri siano in assoluto gli unici migliori al mondo, e quelle volte che lo sono stati è successo grazie anche alla corposa presenza dei nerazzurri. Anche quest’anno – non avremmo vinto lo stesso ma si poteva lottare per i primi 4 posti, come di solito succede sempre alla Germania – i nerazzurri convocabili c’erano eccome, non ha senso tirare in ballo come fa Cannavaro che la Coppa Campioni è stata vinta senza nessun italiano, perchè Balotelli, Motta, Santon e, perchè no, Materazzi hanno il passaporto italiano e potevano giocarsela con chiunque dei 23 convocati da Lippi….
Se l’Olanda va in finale e – chi lo sa – magari vince il titolo il pallone d’oro non dovrebbe andare a tale n° 10 Sneijder, contemporaneamente campione d’Italia e d’Europa per club? 

J1967 quella che se Tottinho e Van Del Piero sarebbero stati comprati dall’Inter se fossero stati stranieri è sicuramente un tuo punto di vista. Che non condivido.
Del Piero è rimasto sempre il “potenziale fenomeno” perchè ad un certo punto ha smesso di migliorare, anzi.
Totti invece ha brillato solo in Italia e raramente nell’Italia (nazionale).

Idem con il discorso che “l’erba del vicino è sempre più verde”, valido spesso ma non sempre, soprattutto in casa Inter.

Se l’Inter ha dimostrato qualcosa in questi ultimi anni è proprio il contrario, ovvero che NOI compriamo i fenomeni che nelle altre squadre non trovano posto o non vengono valorizzati, li rilanciamo e poi gli ALTRI vengono da noi per comprarli.

Pensa a Samuel, Cambiasso, Sneijder, Lucio e, da un certo punto di vista, persino Pandev.
Poi francamente non credo nella generosità, nel sacrificio e nella riconoscenza della Juve che compra giocatori apposta per Lippi. Secondo me c’è altro dietro. Ma effettivamente provo troppo rancore nei confronti di quella squadra per poter dare un giudizio obiettivo.

il motivo per il quale l’Inter ha pochi italiani in rosa lo si è visto ai mondiali:
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gli ITALIANI sono arrivati ultimi in un girone ridicolo mentre gli interisti li trovi dai quarti in su.
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quando torneranno ad esserci italiani forti, l’inter ne avrà in rosa.
Del resto due li ha già: SANTON e BALOTELLI.

Mi domando che servano gli stranieri se la nazionale Italiana va a fondo?
Ma perchè l’inter non in sud America che ci stà a fare in Italia.
Io sono interista ma prima di tutto sono italiano.
Abbasso gli stranieri

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