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Questione di … empatia!

Oltre alle solite frasi del caso c’è un fatto: l’Inter si sta ritrovando e sta ritrovando il sorriso, di sicuro lo ha portato Leonardo.

Ora , non è che in una settimana uno riesca a sistemare una squadra che sembrava morta, ma un conto è andare davanti alle telecamere e dire che la squadra è spompata e servono rinforzi, un conto è dire che questa squadra è campione di tutto non a caso e dare la carica.

A volte la differenza è semplicemente qui… nella psiche dei giocatori, a volte basta dare uno stimolo, una consapevolezza di essere quello che siamo ed ecco che ci siamo magicamente ritrovati.

Il 3-1 va al di la’ del 3-1 , abbiamo finalmente (ri)visto l’Inter che conosciamo, quella cioè che scende in campo con la consapevolezza di essere più forte dell’avversario, consapevolezza che mantiene anche sul momentaneo pareggio del Napoli, ed è bastato veramente poco…

Mi direte degli infortuni… si è vero, abbiamo recuperato Motta… ma quasi quasi ci siamo dimenticati che ieri abbiamo giocato senza Julio Cesar, Samuel, Sneijder, Coutinho, Eto’o …

Abbiamo giocato, bene, e vinto, e convinto, grazie anche all’omino elegante ex rossonero ma sempre stimato dall’ambiente nerazzurro, dai giocatori, e lo si è visto sin da ieri, e perchè no anche dai tifosi, un ex rossonero, ma un uomo di classe, che finalmente sbarca nella parte giusta del naviglio.

Se parliamo di tattica , di sicuro Benitez non è secondo a Leonardo, e adesso possiamo sognare già dalla vittoria , bella , contro la squadra più in forma del campionato, possiamo sognare una remuntada , possiamo non vincere nulla e finire con 0 tituli, ma di sicuro, la squadra aveva bisogno di ritrovarsi, aveva bisogno di un uomo come Leonardo, che forse, avrà il solo compito di tenere e guidare il gruppo, che sa gestirsi da solo, con Cambiasso e Zanetti in mezzo al campo, ma che ieri più che mai si è capito quanto fosse fondamentale cambiare rotta, lo aveva capito forse lo stesso Benitez che ha deciso di lasciare con 2 trofei, qualche dispettuccio a chi non lo “ben voleva” e qualche milione di euro in tasca in pochi mesi.

Questione di empatia, quella parolina donataci da Mourinho, quella che ci siamo sforzati di creare con Rafa, ma che proprio per il fatto di non essere stata “spontanea” non la puoi chiamare empatia, quella che per ora c’è tra Leonardo e la squadra, tra noi e la squadra e sembra stia nascendo tra noi e Leonardo..

Alla fine vissero tutti felici e contenti… ora lasciateci sognare.

9 risposte su “Questione di … empatia!”

beh oba con zero titoli no visto che ne abbiamo vinti già due……per ieri mi hanno preoccupato solo alcune amnesie difensive che potevano costare caro, per il resto tutto bene. naturalmente da confermare a catania!

Allora partiamo dalle certezze: 3 punti.
Ieri tutto bene ma domenica c’è un’altra guerra, si ricomincia.
ATTENTI ALLA DIFESA, ho visto cose che non si dovevano far vedere.
E poi concedetemelo : pronti via al primo tiro la palla va dentro e cambia la partita.
Ricordiamoci con Benitez tutti i tiri in  porta (magari vuota) che non vanno dentro.
Io aspetto sempre la partita successiva per giudicare ulteriormente.
Per concludere: 3 purnti.

FIDUCIA RIPAGATA
Credo sia il titolo migliore, visto che in questa nuova inter dopo il mondiale per club e l’arrivo di Leonardo avevo riposto molta fiducia e la partita col Napoli mi ha veramente soddisfatto, non solo per il risultato ma anche per gioco espresso. Della serie Vincere e Convincere.
Premetto che stimo Benitez e sono stato uno che lo ha sempre difeso, ma scusatemi una cosa: Come è possibile che un Allenatore arrivi in una squadra e li faccia cambiare completamente volto già alla prima partita, in genere cominciano sulla falsa riga dell’Allenatore precedente per poi studiare meglio il gruppo e creare altri metodi di gioco, ma qui si è visto un rovescio della medaglia istantaneo e allora mi vien da dire…Cosa faceva Benitez? niente? non faceva proprio niente? cioè ha preso una squdra campione di tutto già rodata ecc.. e che ne ha fatto? ha gettato 11 giocatori in campo a partita e come viene viene? no perchè a questo punto la domanda sorge spontanea. Ok che la psiche, come giustamente è stato evidenziato nel post, conta molto per i giocatori ma fino ad un certo punto, voglio dire non è che se una squdra è pompata a mille moralmente si mette a fare cose che non gli viene detto di fare e ieri ho visto cose che non vedevo dallo scorso anno e tutto questo non può essere solo psiche è proprio l’approccio alla gara, il mudoli e le impostazioni tattiche ad essere diverse. Tutto questo per dire che Benitez cosa aveva intenzione di fare? Quale era il progetto per la sua inter? ste cose mi piacerebbe saperle.

Grande esordio di Leonardo, grande prestazione della squadra, grande vittoria dell’Inter.
Ma una cosa mi preoccupa ancora, uno buon riserva per Julio Cesar, perché Castelazzi è molto debole. Lui non sa fuori della porta e trasmette un insicuro assurdo alla squadra.
Comunque saremo campioni un’altra volta.
FORZA INTER!

3 turni a Eto’o per una testatina e i soliti 3 per i tacchetti di Melo in faccia a Poli… mah… cmq ai tempi di moggi avrebbe rimediato un’ammonizione…  🙂

bravo leo mi piace mi piace mi piace…….come non mi piaceva benitez e ho avuto ragione come  diceva perfettamente patri ,appoggio la sua disamina,penso che questo ragazzo in panchina ci porti lontano!!!!magari mi sbaglio ma sono certo che alla lunga continueremo a vedere la nostra inter ,la parentesi di grigiore è chiusa,avanti leo avanti inter!

Ho la sensazione che questo giovane Leo, a metà strada tra Roberto e Mou, ci porterà lontano. Ma ditemi, Maicon ci crede ancora o ha la testa al Real; e Julio Cesar è con noi o già altrove?

bene dai… ci servirebbero urgentemente due terzini ma almeno ora possiamo sperare in qualcosa… Malitez ci aveva tolto anche i sogni.

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